Molti saranno gli ospedali e i monumenti maggiormente rappresentativi del nostro paese che oggi si illumineranno di viola, il colore simbolo in tutto il mondo della nascita prematura. È in questo giorno che si celebra infatti la Giornata mondiale del neonato prematuro.
Prepararsi a diventare genitori non è mai un compito semplice e probabilmente nessun genitori si sente mai davvero pronto al suo nuovo ruolo. Con la nascita prematura tutto il lavoro fatto durante la gravidanza per prepararsi al parto e per accogliere al meglio il bambino si interrompe bruscamente, prima del tempo. Il primo incontro, infatti, mille volte immaginato e sognato dalla mamma e dal papà – Non vedo l’ora di stringerlo tra le mie braccia! Chissà a chi somiglierà! Spero che avrà il colore dei tuoi occhi! – avviene attraverso il filtro di un’incubatrice collegata a macchinari grandi, rumorosi, minacciosi. È a partire da quel momento che la coppia dovrà far fronte a una realtà nuova e del tutto sconosciuta, fatta di minuti, ore e giorni sospesi, di colloqui carichi di ansia con i medici, di accertamenti e analisi con nomi troppo difficili anche solo da pronunciare, di ineludibili sensi di colpa.
Una volta tornati a casa poi, i genitori inizieranno a fare i conti con le ansie di accudimento di un bambino nato pretermine e di cui fino a quel momento si è occupato il personale ospedaliero. Superata questa fase iniziale, le preoccupazioni per ogni accertamento medico prescritto potrebbero iniziare ad essere accompagnate dalle frustrazioni generate dall’inevitabile confronto con altri bambini a termine e senza difficoltà. Insomma, se i primi mesi di vita dei bambini possono essere difficili un po’ per tutti i genitori, per le mamme e i papà di piccoli nati pretermine la strada può essere ancora più in salita.
Pianoterra è al fianco anche di questi genitori e dei loro piccoli guerrieri con lo sportello Fiocchi in Ospedale, un servizio di sostegno e accoglienza alla genitorialità promosso da Save the Children Italia e realizzato dal 2013 da Pianoterra all’ospedale “A. Cardarelli” di Napoli.
“La T.I.N. accudisce i bambini, Pianoterra con Fiocchi in Ospedale si occupa di noi genitori!”
Queste le toccanti parole di ringraziamento che ci ha voluto dedicare la mamma di un bambino nato di sole 30 settimane. Ed è proprio quello che cerchiamo di fare ogni giorno con queste famiglie: dare loro la sensazione di non essere sole, di avere un punto di riferimento, un supporto, uno spazio in cui poter esternare e condividere ansie, paure, speranze per il futuro dei loro piccoli.
A tutti questi genitori va la nostra ammirazione e il nostro incoraggiamento!
Leggi qui la testimonianza di un’altra mamma di un piccolo nato pretermine che abbiamo incontrato al nostro sportello.