Sabato 7 dicembre alle 11.00 inaugurerà la mostra “OpenHeArt – Quattro laboratori per una mostra fotografica” nella splendida cornice di Villa Pignatelli a Napoli.
La mostra è l’esito di un percorso artistico e formativo intrapreso da un gruppo di giovani di Napoli nell’ambito del progetto omonimo, realizzato dal Museo Archeologico di Napoli e dal Polo Museale della Campania, vincitore del bando “Prendi Parte! Agire e pensare creativo“, ideato e finanziato dal MiBACT. Il progetto è stato realizzato da un partenariato che comprende anche Pianoterra, e avuto l’obiettivo di avvicinare le giovani generazioni alle realtà museali napoletane, all’educazione e alla sperimentazione nel campo delle arti visive. Un meticoloso lavoro di valutazione delle motivazioni e delle caratteristiche personali ha permesso di selezionare un gruppo di ragazzi rispondente ad un requisito fondamentale: aver concluso un loro percorso di studio, ma essere ancora fuori dal mondo del lavoro. Ai ragazzi è stata data l’opportunità di partecipare a quattro laboratori tesi alla realizzazione di un progetto finale comune.
Nucleo centrale del progetto è stato quindi il laboratorio di fotografia curato da Antonio Biasiucci e dal suo “Lab Irregolare”, nel corso del quale l’artista ha iniziato i ragazzi a un processo di conoscenza non solo tecnica, ma anche di approfondimento delle forme d’immaginazione e di analisi introspettiva. Il risultato prodotto è visibile negli otto portfolio esposti in mostra, uno per ogni singolo neo-artista: otto progetti guidati da un unico metodo; otto percorsi di ricerca, calati però in un contesto collettivo, vissuto come strumento di connessione e condivisione.
A integrazione e sostegno di questo nucleo centrale sono stati pensati gli altri laboratori, a partire da quello di grafica, al cui interno professionisti del settore hanno accompagnato i ragazzi a sviluppare un processo creativo di produzione di tutto il materiale grafico collegato alla mostra: loghi, brochures, locandine, inviti, cartoline, banner, a testimonianza di una metodologia progettuale indirizzata a promuovere la più efficace comunicazione visiva.
Nel laboratorio di videomaking, invece, sono stati raccolti ed elaborati dati e situazioni prodotte negli altri gruppi di lavoro, trasferendo ai partecipanti conoscenze e tecniche basilari del linguaggio audio-visivo, nozioni sulla struttura narrativa e sul montaggio, con l’obiettivo di realizzare un video che racconta e accompagna la mostra.
Infine, un gruppo di ragazzi è stato ‘iniziato’ alla costruzione della mostra, con l’apprendimento dei metodi organizzativi, dall’analisi scientifica dei contenuti fino alle varie fasi di pianificazione dell’evento (registrar e project manager, valutazione costi, trasporto, imballaggio, assicurazione, allestimento, illuminazione, materiali didattici). Il corso si è svolto sia sul piano teorico con l’utilizzo di dispense didattiche e materiali video, sia sul piano pratico con la partecipazione attiva a eventi espositivi.
La mostra potrà essere visitata dal 7 dicembre al 6 gennaio. Vi aspettiamo!