Esce il 12 dicembre VERA, il primo libro di Damiana Leoni, edito da Quodlibet.
VERA, il cui titolo è la declinazione plurale della parola latina “ver” che si traduce con “primavere”, racconta la fioritura degli spazi artistici indipendenti nella Capitale, uno dei pochi effetti positivi dei numerosi lockdown che hanno attraversato l’intero 2020 e parte del 2021, nati dalla la volontà di molti artisti di fare gruppo e tornare a vivere e lavorare a Roma dopo anni di esperienze all’estero, contribuendo al nuovo fermento artistico e arricchendo la scena contemporanea della città.
VERA è una mappatura di queste realtà, alcune esistenti già da diversi anni, altre emerse invece proprio a seguito della pandemia, rivendicando il desiderio di condivisione, di stare, fare, sperimentare arte insieme.
Le sedi selezionate da Damiana Leoni si trovano in aree non centrali della città se non addirittura periferiche: un vero e proprio percorso che parte da Spazio in Situ a Tor Bella Monaca, passando per il nascente Post Ex a Centocelle e Off1c1na al Quadraro, attraversando i quartieri di San Lorenzo con gli spazi di Numero Cromatico e /Ombrelloni e di Pietralata con Paese Fortuna, fino ad arrivare a Spazio Mensa nell’ex Cartiera Salaria, adiacente all’Aeroporto dell’Urbe. Il percorso si chiude con CASTRO, che sta per Contemporary Art Studios Rome, il quale mette a disposizione di artisti italiani e internazionali degli studi nel cuore di Trastevere.
Il libro li racconta attraverso schede di testo e la documentazione fotografica di quattro giovani fotografi due dei quali fanno parte di due degli spazi: Eleonora Cerri Pecorella documenta gli spazi collettivi e gli studi d’artista, Salvatore Nuzzi esalta gli artisti con le loro abitudini nei propri studi nei momenti di creazione e di interazione; Marta Scotti guarda ai dettagli e coglie momenti di intimità. Un’altra sezione, curata da Mohamed Keita, è destinata al racconto dei quartieri in cui si trovano gli spazi.
Le immagini sono introdotte da un contributo di Luigi Ontani e da brevi testi di approfondimento. Un primo testo, scritto da Giuseppe Armogida – dottore di ricerca in Filosofia e Teoria delle scienze umane e già autore della pubblicazione Roma Nuda, dove raccoglie sessanta conversazioni sull’arte – racconta l’evoluzione degli spazi collettivi romani; il secondo, a cura di Giulio Cederna – scrittore esperto in comunicazione sociale – tratta del valore delle attività socio-culturali legate alle periferie. Il tutto è corredato da interviste realizzate ad hoc per artisti e curate da Emma Rosi, che indagano la storia e l’identità di ogni singolo spazio.
Il libro VERA sostiene le attività di Pianoterra onlus.
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Nell’immagine:
Veduta interna spazio CASTRO
Foto Eleonora Cerri Pecorella