Qualche settimana fa, pochi giorni prima della pausa festiva, abbiamo ricevuto un bellissimo regalo di Natale. Siamo stati scelti come destinatari di un importante contributo straordinario da parte della Banca d’Italia per le nostre attività di contrasto alla povertà educativa.
Si stratta di un riconoscimento che ci onora e di cui andiamo particolarmente orgogliosi, e che ci dà la misura di quanto la sfida del contrasto alla povertà educativa nei bambini e nelle bambine sia avvertita a tutti i livelli. La povertà in Italia è un dato ormai strutturale che si concentra in specifiche aree del nostro paese e ha un forte impatto sulla vita quotidiana di ampie fasce della popolazione, ma ha un peso insopportabile sul futuro dei più piccoli e, quindi, della nostra società nel suo complesso. Trovare delle strategie chiare e condivise per contrastarla in modo efficace richiede politiche di lungo periodo e investimenti commisurati ma anche uno sforzo di pensiero e di azione che coinvolga tutta la società e deve investire ognuno di noi di un ruolo e responsabilità specifiche.
In attesa di vedere tradursi in azioni concrete le strategie d’intervento contenute nel PNRR, anche in tema di promozione dell’istruzione e contrasto alla povertà educativa, è necessario non abbassare la guardia e presidiare i territori perché chi lavora ogni giorno con le fasce più vulnerabili della popolazione sta da tempo facendo i conti con il dilagare delle difficoltà e con il pesante tributo pagato dai più fragili, a partire proprio dai bambini e dalle bambine.
Per questo il riconoscimento – e il sostegno concreto – ricevuti dalla Banca d’Italia è per noi significativo, perché rappresenta un segnale forte di presenza e condivisione da parte di un’istituzione che ha un ruolo primario nel governo delle sorti economiche dell’Italia e che evidentemente vede nella povertà educativa un ostacolo enorme al progresso e allo sviluppo economico del nostro paese.