La prevenzione è uno strumento essenziale per la tutela della salute e la riduzione del rischio di malattie, ma per molte persone in condizioni di vulnerabilità l’accesso a percorsi di prevenzione rimane una sfida complessa.
Chi vive in situazioni di povertà, marginalità sociale o difficoltà linguistiche – come molte delle persone che accompagniamo nei nostri progetti – incontra ostacoli significativi nel prendersi cura della propria salute. Spesso si tratta di donne e famiglie di origine straniera, persone con un basso livello di istruzione o che non hanno accesso regolare a servizi sanitari adeguati.
Tra le principali difficoltà che riscontriamo c’è la scarsa accessibilità ai servizi sanitari: barriere economiche, mancanza di informazioni, difficoltà linguistiche e diffidenza nei confronti delle istituzioni sanitarie possono scoraggiare chi ne ha più bisogno dal sottoporsi a controlli preventivi.
Un altro fattore critico è la bassa consapevolezza sui rischi per la salute e sull’importanza della prevenzione. Chi si trova in situazioni di difficoltà spesso dà priorità ad esigenze più immediate – come il lavoro, la casa, la gestione dei figli – trascurando sintomi o segnali d’allarme che potrebbero indicare la presenza di una malattia.
Infine, la paura e il senso di inadeguatezza giocano un ruolo fondamentale: molte persone che seguiamo ci raccontano di sentirsi a disagio nel rivolgersi a medici e strutture sanitarie, temendo giudizi o di non essere ascoltate.
Per affrontare queste criticità, Pianoterra partecipa con grande coinvolgimento al progetto interregionale Lotta al tumore: dalla prevenzione al fine vita, promosso da Fondazione ANT e realizzato con il sostegno della Fondazione Con il Sud in Campania, Basilicata, Puglia e Sardegna, con l’obiettivo di:
- Promuovere la prevenzione oncologica attraverso visite gratuite e incontri informativi con specialisti
- Offrire supporto psicologico a chi affronta una diagnosi di tumore
- Sostenere i caregiver, ovvero chi assiste i malati, spesso senza aiuti e strumenti adeguati
- Contrastare la povertà sanitaria, affinché nessuno sia escluso dalle cure per ragioni economiche
Nel primo trimestre del 2025, abbiamo già realizzato diversi incontri tematici con professionisti del settore, coinvolgendo le persone che seguiamo nei nostri percorsi. Abbiamo accompagnato molte di loro alle visite gratuite di prevenzione oncologica offerte dalla Fondazione ANT e, proprio questa mattina, abbiamo accolto il bus della prevenzione in sosta davanti alla nostra sede operativa di Castel Volturno. Grazie a questa opportunità, 24 beneficiarie dei nostri progetti hanno potuto sottoporsi a controlli gratuiti.
La nostra esperienza ci insegna che per rendere davvero efficace la prevenzione non basta offrire servizi: è fondamentale rimuovere le barriere che impediscono alle persone più fragili di accedervi. Perciò una parte importante del progetto è la creazione di uno spazio sicuro di accoglienza e ascolto dedicato a tutte le donne che desiderano prendersi cura di sé. Non è un luogo di cura, ma uno sportello che vuole essere un punto di riferimento per navigare il complesso mondo della sanità e della prevenzione, sciogliere un dubbio, superare una paura. Qui si possono chiedere informazioni su quando fare il Pap-test, su come si prenota una mammografia o un’ecografia al seno. Si può comprendere meglio l’importanza della vaccinazione anti-HPV, un gesto di protezione per sé e per le generazioni future. Lo sportello non offre solo risposte, ma accompagna le donne, passo dopo passo, lungo i percorsi di prevenzione. Per garantire a ogni donna la piena comprensione e per superare qualsiasi barriera, è previsto anche un servizio di mediazione linguistico-culturale. In questo modo, le informazioni non si perdono e i timori possono essere espressi e compresi, in ogni lingua. È un luogo in cui le storie si incontrano, dove la consapevolezza diventa forza e la paura si trasforma in coraggio.
La prevenzione è un diritto di tutti. E continueremo a impegnarci, assieme ai nostri partner, affinché nessuno ne resti escluso.