L’esperienza del progetto “PrecoceMente” a Castel Volturno non si conclude, ma prosegue anche nel 2023 grazie al rinnovato sostegno dei fondi dell’8×1000 alla Chiesa Valdese, che ha scelto di affiancarci nella scommessa di proporre alle famiglie che vivono in questo territorio un modello di servizio educativo per la prima infanzia innovativo.
L’esperienza che ci portiamo dietro è quella delle diverse sperimentazioni di interventi di contrasto precoce alla povertà educativa che da anni realizziamo nelle nostre diverse sedi, con l’obiettivo di promuovere e diffondere una cultura della genitorialità positiva e consapevole, che metta al centro la salute e il benessere dei minori e che riconosca al tempo stesso la responsabilità di tutti i soggetti chiamati a prendersene cura, a partire dai genitori per abbracciare, via via, l’intera comunità.
Il territorio in cui interveniamo con il progetto “PrecoceMente” presenta tante sfide ed è segnato da una dimensione di disagio e marginalità i cui effetti si fanno sentire con particolare forza sulle fasce più fragili e vulnerabili, primi fra tutti i bambini. Ma lasciamo parlare i dati. Castel Volturno ha un tasso di natalità tra i più elevati d’Italia (l’11‰ rispetto a una media nazionale del 6,8‰), un dato che si combina con quello, drammatico, della povertà minorile: il 34,3% dei minori vive infatti in condizioni di povertà relativa, ossia in nuclei familiari che, con le loro entrate, non riescono ad andare oltre lo stretto indispensabile, e a volte nemmeno quello. I servizi presenti sul territorio fanno fatica e registrano carenze drammatiche: basti pensare che per i circa 800 minori di età compresa tra 0 e 3 anni censiti sul territorio sono disponibili poco più i 3 posti nei nidi, e le cose non migliorano di molto con la scuola dell’infanzia (Fonte: Osservatorio sulla povertà educativa di Openpolis).
Ai dati relativi alla povertà educativa si intrecciano quelli relativi alla povertà sanitaria: nella popolazione di origine straniera – presente in misura rilevante sul territorio di Castel Volturno – si registra in generale una percentuale più bassa di ricorso ai servizi sanitari rispetto ai residenti italiani (sia per quanto riguarda le visite mediche – 18,4% contro il 24,6% – che gli accertamenti diagnostici – 6,8% contro il 9,6%), ma una percentuale più alta di prestazioni sanitarie in emergenza (7% contro il 4,2%). In ambito di salute materno-infantile, poi, le donne di origine straniera si rivolgono in misura maggiore ai consultori rispetto alle donne italiane (circa il 40% contro il 13,7%), ma hanno una maggiore probabilità di non eseguire tempestivamente i controlli ante-natali o di essere a conoscenza della possibilità di ricorrere a esami diagnostici garantiti dal Servizio Sanitario Nazionale (Fonte: Rapporto Istat sulla salute e il ricorso ai servizi sanitari degli stranieri residenti in Italia).
In altre parole, per i bambini e le bambine di Castel Volturno, crescere sani e avere opportunità educative di qualità è molto più difficile.
In questo contesto si inserisce l’intervento pensato con il progetto “PrecoceMente” che punta a costruire un’alleanza educativa con le famiglie da un lato e i servizi educativi e socio-sanitari dall’altro, mettendo in campo attività rivolte sia ai bambini che ai loro genitori. Con i più piccoli porteremo avanti attività educative di qualità suddivise per fasce d’età (18-36 mesi e 3-6 anni) e che includeranno la lettura precoce, la musica e le attività motorie; con i genitori lavoreremo sull’accompagnamento a una genitorialità consapevole, proponendo incontri a partire dalla gravidanza su tematiche legate all’accudimento e offrendo strumenti per creare attorno ai bambini e alle bambine un ambiente ricco di stimoli e opportunità educative, anche a casa.
Il progetto “PrecoceMente” proseguirà per tutto il 2023 nei locali della nostra nuova sede a Castel Volturno.