A due anni dalla partenza del progetto INVIOLABILI – Crescere bambini bentrattati vogliamo condividere con voi un percorso reso possibile da questo progetto e per noi nuovo: quello dell’affido familiare.
L’istituto dell’affido familiare è una possibilità ancora poco nota alle maggior parte delle famiglie, ma per molti bambini e bambine che si trovano a vivere in situazioni familiari per loro rischiose può davvero fare una gran differenza.
Allontanare, temporaneamente o definitivamente, un minore dalla sua famiglia è sempre una scelta difficile, dolorosa per il percorso che l’ha determinata e piena di incertezze per il futuro. Può però essere anche un’opportunità preziosa per porre riparo a condizioni di partenza svantaggiose e offrire anche a bambini e bambine particolarmente vulnerabili la possibilità di ricevere cure e attenzioni. Sostenere i bambini al di fuori della famiglia di origine non è facile: significa aiutarli a superare momenti difficili e a trovare la serenità necessaria per ricostruire legami ed equilibri perduti, imparando giorno dopo giorno a guardare al mondo con una ritrovata fiducia.
È quindi un emozionante percorso di generosità quello dei genitori affidatari, pronti a questa scelta di cuore che apre una porta a bambini e bambine in difficoltà, offrendo loro un sostegno di importanza vitale nei delicatissimi primi anni della loro formazione psico-fisica.
Un percorso complesso, che grazie al progetto INVIOLABILI possiamo accompagnare con le nostre operatrici a Castel Volturno, con l’obiettivo di equipaggiare al meglio questa generosità, preparando i futuri genitori affidatari alle sfide che la loro scelta li porterà ad affrontare. Con in mente un obiettivo solo, comune: il benessere dei bambini e delle bambine.
Ne parleremo a Roma, il prossimo 2 dicembre, in un incontro aperto a tutti e, speriamo, anche ad aspiranti genitori affidatari. In basso il programma completo della giornata.
Chiudiamo con una citazione dal libro “Il piccolo principe”, che con molta commozione abbiamo “donato” ai genitori che hanno completato con noi questo primo percorso formativo, e che ci è sembrato riassumere tutta la delicatezza e la pazienza che queste persone sono disposte a mettere in campo per offrire una nuova casa a un bambino che ne ha bisogno:
In principio tu ti siederai lontano da me, così, nell’erba.
Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla.
Le parole sono una fonte di malintesi.
Ma ogni giorno tu potrai sederti più vicino.